Incendio ex emeroteca di Reggio Calabria, Lucia Nucera e Nancy Iachino: “Profonda indignazione, il volontariato si mobiliti”

«Suscita profonda indignazione l'incendio subito dalla struttura dell'ex emeroteca di via Palmi, colpita dalle fiamme per la seconda volta in pochi mesi dopo che l'Amministrazione Falcomatà aveva deciso di assegnarla, tramite una manifestazione d'interesse pubblica dedicata ai beni comuni del patrimonio comunale, all'Associazione Italiana Persone Down, per la creazione di un centro di assistenza per i diversamente abili e le loro famiglie». Lo scrivono in una nota congiunta l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria Lucia Nucera e la Consigliera delegata ai Beni Comuni e Confiscati Nancy Iachino.

«L'Amministrazione comunale lotta ogni giorno, tra mille difficoltà, per assicurare alle persone con disabilità la giusta assistenza e le necessarie cure per affrontare i bisogni quotidiani e sviluppare le proprie aspirazioni personali - affermano ancora Nucera e Iachino - ribadiamo con assoluta convinzione la bontà dell'iniziativa promossa dall'Associazione Italiana Persone Down che attraverso il portale comunale dedicato ai beni comuni e confiscati ha proposto un progetto di grande valore su quel bene. Riteniamo fondamentale l'apporto delle associazioni e del mondo del volontariato che ci consente di affiancare i percorsi di sostegno e di formazione dei soggetti più deboli».

«E' proprio per questo che l'atto incendiario nei confronti di quella struttura ha una valenza che va oltre il danneggiamento in sé – aggiungono Nucera e Iachino - chi attacca una struttura che può rappresentare un sostegno essenziale per le persone svantaggiate, compie un atto efferato che danneggia l'intera società, non solo sotto il profilo strettamente economico e sociale, ma anche per il danno in termini etici, di corrosione della coscienza civica del tessuto cittadino».

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«A tal proposito riteniamo essenziale che l'appello lanciato dal sindaco Falcomatà, all'indomani dell'incendio alla struttura, venga raccolto dal vasto mondo del volontariato reggino e dai tanti centri di assistenza che ogni giorno, grazie all'impegno di giovani che dedicano il loro tempo per dare aiuto e sostegno al prossimo, lavorano in silenzio per dare corpo al tessuto di relazioni sociali che rappresentano un sostegno essenziale i soggetti più deboli. Che questo episodio dia una scossa al mondo dell'associazionismo reggino – hanno concluso Nucera e Iachino - è evidente che colpire una struttura destinata alle persone down è un affronto alla civiltà, un colpo al cuore della città che non può lasciare indifferente il mondo di chi ogni giorno lavora per costruire una società più equa ed attenta alle esigenze degli ultimi».